Conferenza sullo sviluppo urbanistico scaligero, Tosi: “Sboarina bipolare”

Il Sindaco di Verona e candidato alla presidenza della Regione Veneto, Flavio Tosi, durante il suo intervento alla 26/a edizione di Eurocarne, il salone internazionale sulla filiera delle carni in programma fino al 13 maggio a Veronafiere, Verona, 12 maggio 2015.
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Critiche contro l’amministrazione Sboarina nella conferenza stampa di Flavio Tosi ieri mattina a Palazzo Barbieri. Il leader di Fare! ha rimarcato l’immobilismo dell’attuale giunta su progetti già definiti durante il suo mandato. “Lo sviluppo urbanistico di Verona da due anni è fermo, possiamo perciò parlare di non sviluppo.  “Verona – ha detto l’ex primo cittadino di Verona – si trova con un Sindaco che soffre politicamente di disturbo bipolare, vedi alla voce sdoppiamento di personalità politica. Di sera a casa è Sboarina, ma appena arriva a Palazzo Barbieri si trasforma in Bertucco. E così i veronesi si devono sorbire Federico Michele Sboarucco”.

“Sono ferme tutte le opere che con il sottoscritto erano state impostate e definite” ha sottolineato Tosi, con riferimento anche al mancato indotto economico e occupazionale che ne deriverebbe. “È ferma Ikea, è fermo il Tiberghien – ha precisato ancora Tosi –  dove il proprietario ha speso milioni per demolire l’area e Sboarina e Segala ora vogliono imporgli come investire per lo sviluppo del sito. Una visione dirigista e bolscevica che nemmeno in Unione Sovietica. Il progetto già approvato da noi per riqualificare l’ex Quaker Chemical in Lungadige Attiraglio è bloccato da due anni, idem l’Adige Docks al Porto San Pancrazio, uno dei più futuristici e innovativi centri sportivi multidisciplinari. È paralizzata la questione della SuperBeton a Montorio, dopo che la mia Giunta aveva trovato la soluzione della delocalizzazione in una area lontana dal centro abitato. E la Cercola a causa di Sboarina ora è in fase di contenzioso. La città è paralizzata e corre spaventosamente all’indietro”.

L’assessore all’Urbanistica nella seconda Giunta Tosi Gian Arnaldo Caleffi ha poi spiegato la questione SuperBeton: “Un problema per gli abitanti di Montorio che sentono cattivi odori, per la città dato che SuperBeton ricicla asfalti usati e quindi rende un servizio ecologico, per l’azienda che nonostante rispetti le norme ambientali soffre delle proteste dei cittadini, per i dipendenti che rischiano il posto di lavoro e per il proprietario dell’area che affitta all’azienda. Due anni e mezzo fa avevamo individuato la soluzione per accontentare tutti, spostare la SuperBeton in un’ex cava tra via dell’Alpo e il casello di Verona Sud, di proprietà di una delle società di Serenissima Autostrade e lontana dai centri abitati. Lì SuperBeton costruirebbe nuovi impianti a minor impatto e pianterebbe duemila alberi attorno sull’esempio di quanto fatto nel trevigiano. E l’attuale sedime di Superbeton a Montorio si trasformerebbe in un impianto di produzione del vino”.

Il consigliere comunale della Lista Tosi Alberto Bozza ha infine svelato come anche per la Città della Musica, annunciata in pompa magna dall’Assesore Ilaria Segala, in realtà “non c’è nessun progetto formale. Sapete chi me lo ha detto? La Segala, lo scorso 8 marzo, quando alla mia domanda di accesso agli atti mi ha risposto che essi non esistono perché non è stato avviato nessun iter amministrativo sulla Città della Musica”. Bozza poi si è soffermato su Adige Docks: “Dopo l’approvazione a settembre della destinazione urbanistica nulla si è mosso e si rischia di andare alle calende greche. Ma c’è un problema e lo dico da ex Assessore allo Sport: gli impianti sportivi oggi sono in continua evoluzione e se si persevera a perdere tempo il rischio è che tra qualche anno i costruttori debbano rivedere il progetto e far ripartire daccapo tutto l’iter. Sarebbe un buco nell’acqua per Verona”.