Abusi sui minori, il Papa commissaria il Provolo

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A processo l’Istituto di Mendoza, sede argentina della congregazione. Il Pontefice ha designato Monsignor Alberto Bochatey commissario apostolico. Francesco Zanardi, presidente della Rete L’Abuso, commenta: “Atto dovuto, spero ci siano sviluppi anche sulle passate violazioni al Provolo di Verona”.   

Inchiesta abusi sessuali. Il Papa ha commissariato la congregazione dell’Istituto Don Provolo, la cui casa madre è a Verona e la cui sede di Mendoza, in Argentina, da qualche mese è sotto inchiesta e sotto sequestro per abusi sessuali su almeno 22 bambini sordomuti. Alberto Bochatey, vescovo di La Plata, è stato infatti designato, si legge nella nota vaticana della Nunziatura di Buenos Aires, “commissario apostolico per tutte le comunità e i membri” della Congregazione.

L’inchiesta sull’istituto di Mendoza, per cui a breve comincerà il processo, ha condotto all’arresto, tra gli altri, del prete veronese Don Nicola Corradi, da anni in Argentina, ma già al centro di sospetti casi di pedofilia durante la sua permanenza all’Istituto Provolo di Verona.

Se i fatti di Mendoza saranno accertati la Chiesa sarà “implacabile, qui nessuno potrà scappare” ha annunciato Bochatey. Francesco Zanardi, presidente della Rete L’Abuso, che da anni assieme all’Associazione Sordomuti Provolo, denuncia le presunte violazioni sessuali all’interno della Congregazione, parla di atto dovuto e auspica che in caso di condanne possano esserci sviluppi anche per i fatti che sarebbero accaduti al Provolo di Verona dagli anni ’50 agli anni ’80: “A livello giuridico si potrebbe fare poco causa prescrizione, ma potrebbe esserci un riconoscimento morale”.

Foto di copertina: Markus Schreiber

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