L’inizio del 2021 sarà caratterizzato da un ulteriore perturbazione che porterà ancora copiose nevicate su Dolomiti e Prealpi. Si tratta ormai del terzo episodio in un mese in cui si verificano nevicate molto significative in montagna: sabato 5 e domenica 6 dicembre le nevicate sono iniziate a quote relativamente basse, ma poi il limite della neve si è alzato in modo significativo specie sulle Prealpi, e gli accumuli di neve sono stati particolarmente abbondanti soprattutto in quota sopra i 1500 m; lunedì 28 dicembre invece la neve è caduta copiosa anche fino a tutti i fondovalle prealpini.
In pianura abbiamo avuto due episodi significativi di nevicate nell’ultimo mese e in entrambi la zona interessata dagli accumuli maggiori è stato il Vicentino: il primo si è verificato mercoledì 2 dicembre, quando la neve è caduta sui colli, sulle zone pedemontane e in alcune aree della pianura, in particolare sul Vicentino; il secondo è stato lunedì 28 e in questo caso le zone più interessate sono state il Trevigiano (con 5-10 cm) e ancora il Vicentino, dove gli accumuli sono risultati particolarmente rilevanti per la pianura (10-20 cm, localmente anche superiori). .
La situazione meteorologica prevista.
Sono ormai molti giorni che un’ampia circolazione ciclonica persiste sull’Europa settentrionale ed estendendosi in modo più o meno consistente sul Mediterraneo centro-occidentale alimenta degli impulsi perturbati sulla nostra regione, associati ad una intensificazione del flusso dai quadranti meridionali che porta aria umida dal Mediterraneo. Un ulteriore impulso è appunto previsto tra venerdì 1 e sabato 2, e sarà associato anche alla formazione di un minimo di pressione sul Tirreno nella giornata di sabato.
