Numerose manifestazioni “No green pass”, anche a Verona
È stato un altro sabato di tensione, ieri, per le numerose proteste “No green pass” a Verona e in tutta Italia. A Milano dieci persone sono state denunciate e a Trieste si sono viste cariche della Polizia nei confronti dei manifestanti che cercavano di entrare in piazza Unità d’Italia, dalla quale erano stati banditi.
Anche a Verona si sono dati appuntamento ieri pomeriggio alle 16 i manifestanti, che hanno riempito l’area di piazza Bra fra municipio e Arena. Alcuni con le mascherine, molti senza. Dal palco, critiche alle imposizioni del Governo e scetticismo sulla gestione sanitaria della pandemia.
Dalle 17 è poi iniziato un corteo che ha coinvolto varie vie del centro.
Piazza Bra L’avvio del corteo
A Padova alcuni manifestanti hanno aggredito verbalmente una troupe di Telenuovo che documentava la protesta. In prima fila a Verona, invece, un manifesto che recitava “Giù le mani da Report”, probabilmente in riferimento al recente servizio della trasmissione Rai che ha ricevuto dure critiche.
Il commento del coordinatore del Cts sulle manifestazioni “No pass”
Il presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico-scientifico Franco Locatelli, intervistato su Rai Tre, ha commentato: «Le manifestazioni “No Green pass” sono difficilmente comprensibili per non dire al limite dell’ingiustificabile soprattutto quando poi sfociano nelle violenze che qualche volta le hanno connotate».
«Quello che è stato fatto in questo Paese – ha detto Locatelli – è stato cercare di offrire le migliori condizioni di protezione e mi ripeto: abbiamo la situazione più favorevole d’Europa grazie ai vaccini, al mantenimento delle mascherine, al Green pass».
Sul periodo natalizio che si avvicina: «Sarà certamente connotato da maggior socialità rispetto all’anno scorso», grazie ai dati per ora rassicuranti sul contagio e sulle vaccinazioni.
La solidarietà ai giornalisti aggrediti verbalmente
Il comunicato del Sindacato Giornalisti Veneto: «L’informazione ancora nel mirino dei violenti. Il Sindacato giornalisti Veneto esprime ferma condanna per la brutale aggressione verbale alla collega Marzia Pretolani e al telecineoperatore Mattia Buzzarello. È successo a Padova sabato 5 novembre nel corso della manifestazione no green pass quando la troupe stava svolgendo il proprio lavoro per il tg di Telenuovo, esercitando il diritto/dovere di cronaca».
«Raccontare quanto accade, nel rispetto della verità sostanziale dei fatti, è quanto mai importante, a maggior ragione in un momento difficile e delicato come l’attuale. Sgv non può che essere dalla parte dei lavoratori che esercitano con serietà e senso di responsabilità l’articolo 21 della Costituzione, senza farsi intimorire da violenti e prepotenti» recita la nota del Sindacato.

Anche l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Veneto Roberto Marcato ha voluto mostrare vicinanza. «La violenza non può mai essere tollerata, anche e soprattutto quando viene scatenata contro professionisti che esercitano un lavoro quotidiano straordinario di informazione e di democrazia».
«L’insulto, i toni alti e sprezzanti, gli attacchi alla persona e alla professione – ha aggiunto l’assessore Marcato – sono inaccettabili e non possono, in alcun modo, essere assunti a libera espressione di parola e di azione. Queste manifestazioni hanno raggiunto livelli di attacco che non possono trovare alcuna giustificazione. Non hanno nulla da spartire con la difesa della libertà o dei diritti di ciascun singolo. Il vaso è colmo: è necessario velocemente agire affinché si riporti il dialogo su un piano corretto, di equilibrio e di rispetto reciproco».
«Colgo infine l’occasione per ringraziare tutti coloro che operano nel settore della informazione e comunicazione: questi professionisti svolgono un lavoro con impegno e passione per restituire alla collettività, giorno dopo giorno, ciò che accade attorno a noi, anche in vista di una riflessione ed un miglioramento della società» conclude Marcato.
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