Agsm, polemiche bipartisan sulla gestione Croce

Il nuovo direttore generale di Agsm Holding, l’avvocato Daniela Ambrosi, si è appena insediato e già fioccano strali dalle forze politiche.  L’ex sindaco, nonché consigliere comunale, Flavio Tosi qualche giorno fa, esprimeva perplessità sulla scelta, dopo nove mesi e bandi di selezione cestinati senza ragione. Dello stesso avviso Tommaso Ferrari di Verona Civica che ravvisa nella gestione Croce “un’andatura senza direzione”, figlia solo “di un’assenza di strategia”. Leonardo Ferrari (Fratelli d’Italia) attacca, invece, l’ex sindaco Tosi, in particolare, riferendosi ad un trasferta di Patrizia Bisinella, all’epoca nella veste senatrice, in Albania pagata proprio dalla multiutility : “Nei dieci anni della sua amministrazione non tutto in Agsm è andato alla perfezione” .

«Più di nove mesi fa l’azienda dà il via alla procedura, incaricando una società esterna di compiere la selezione; vengono raccolte decine di cv e ormai mesi orsono viene sottoposta al presidente Michele Croce una rosa ristretta di grandi manager» ha spiegato Flavio Tosi. «Dopo qualche settimana un’altra giravolta, con Croce a dichiarare che il direttore generale verrà scelto d’intesa con Aim di Vicenza, infine la piroetta finale e la designazione di Ambrosi. Dopo tanti mesi sprecati, rimangono due domande: chi erano i manager, tutti inadeguati a detta del cda, proposti dalla società incaricata? E soprattutto, quanto è costata ai veronesi la «insoddisfacente» selezione?».

Dello stesso tono anche le critiche del capogruppo di Verona Civica Tommaso Ferrari: «Sembra essere l’ennesima proroga a una situazione che fa emergere poca strategia e visione. Bene la conferma dell’aggregazione con Aim Vicenza ma anche in questa occasione, l’andatura decisionale di Croce stupisce per l’incedere senza direzione».

Intanto, a mettere sotto accusa la gestione precedente della multiutility affidata all’allora tosiano Fabio Venturi ci pensa Leonardo Ferrari: «Ormai siamo stufi delle tante illazioni e fandonie del consigliere Flavio Tosi, che non perde occasione per gettare fango a vanvera»,  attacca il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale. «Tra l’altro lo fa su argomenti su cui farebbe bene a fare silenzio: nei dieci anni della sua amministrazione, infatti, non tutto in Agsm è andato alla perfezione. Cito solo un esempio di cui ho conoscenza diretta per aver fatto accesso agli atti e che riguarda la trasferta in Albania di dicembre 2015 di Patrizia Bisinella, oggi consigliere comunale ma all’epoca dei fatti senatrice, che è stata pagata con i soldi di Agsm. Come mai con i soldi dei veronesi che pagano le bollette di Agsm è stata pagata la trasferta della senatrice Bisinella, che era in Parlamento in rappresentanza della città di Treviso visto che là era stata eletta? E non era nemmeno in missione per gli interessi di Verona», aggiunge Ferrari, «dal momento che lei sostiene di essere stata invitata dal presidente albanese Edi Rama in quanto componente del gruppo parlamentare di amicizia Italia-Albania, quindi se era una missione parlamentare internazionale avrebbe dovuto pagare il Senato o il Governo albanese. Questi sì sono soldi dei veronesi spesi male e forse la risposta è che la senatrice era fidanzata con l’allora primo cittadino e quindi il presidente di Agsm Fabio Venturi non poteva rifiutare di inserirla fra i suoi ospiti?».