Sulla situazione dei lavoratori di Amia-Agsm tornano a parlare i sindacati Cgil, Cisl e Uil con una nota congiunta.
«Come segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil siamo molto preoccupati sulla situazione che continua a protrarsi nella gestione del deficit nel bilancio di Amia, società controllata del gruppo Agsm nonché proprietà del comune di Verona» è l’esordio del comunicato dei sindacati veronesi.
«Oggi con la presenza delle confederazioni al tavolo di trattativa, ci si aspettava dall’azienda una risoluzione congiunta che salvaguardasse l’esodo degli ex 15 lavoratori diventati ora 23, dando luogo ad una condivisione di un percorso volto a risanare l’impresa ponendo le basi per un suo rilancio».
«Amia – continuano i sindacati – si dichiara vittima ancora una volta delle mancate decisioni sul tipo di affidamento che il comune di Verona deciderà di percorrere, Project, Doppio Oggetto o House? Senza un imprinting chiaro dalla proprietà, l’azienda non sa che azioni intraprendere se non procedere con l’affidamento in prestito del proprio personale alla capogruppo Agsm, ma come confederazioni riteniamo invece che sia più che mai opportuno proseguire con uno sviluppo chiaro e fruttuoso di ciò che potrà essere il tipo di servizio e di raccolta rifiuti che Amia dovrà intraprendere nel medio lungo termine al fine di garantirne la crescita della società.
«La gestione della crisi agendo su economie e razionalizzazioni che ricadano solamente sul personale a noi non stanno assolutamente bene perché prive di una progettualità “tutto tondo” necessaria ad aggredire veramente il problema. Per questo motivo le segreterie al termine della riunione di oggi hanno deciso di dichiarare espletate negativamente le procedure di raffreddamento e chiedere quindi udienza al Prefetto di Verona» concludono Cgil, Cisl e Uil.