Con l’avvio dei relativi procedimenti amministrativi volti all’emissione dei “Daspo” a carico di 3 tifosi locali, si sono concluse le indagini condotte dalla Squadra Tifoserie della Digos scaligera avviate all’indomani di un episodio di violenza registrato prima dell’incontro di calcio Hellas Verona vs Genoa, disputatosi lo scorso 12 gennaio al “Bentegodi”.
Al termine dell’attività d’indagine, la Digos è riuscita a denunciare all’Autorità Giudiziaria tre tifosi veronesi facenti tutti parte del medesimo nucleo familiare (padre, 46enne, e i figli gemelli minorenni ma imputabili, tutti incensurati) sul conto dei quali sono stati raccolti elementi di prova, a vario titolo e in concorso, per i reati di violenza e resistenza a un pubblico ufficiale, lesioni personali, minaccia e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale; al padre è stata contestata anche l’aggravante prevista e punita dall’art. 112 comma 3 c.p. per aver commesso i reati insieme ai figli minorenni.
La manifestazione sportiva era stato oggetto di stretta sorveglianza dal punto di vista dell’ordine e della sicurezza pubblica per la nota rivalità esistente tra le due compagini ultras. La vicenda si è consumata poco prima delle 17, quando l’operatore di Polizia presente in sala GOS (sala in cui convergono tutte le immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza dello stadio) ha comunicato che in piazzale Olimpia era in corso una lite tra quattro soggetti.
Gli operatori Digos intervenuti sul posto hanno notato un ragazzo che stava sferrando dei pugni al volto di un uomo e, a poca distanza, hanno visto altri due individui (un adulto e un ragazzo) che inveivano contro il malcapitato, nonché due agenti della Polizia Locale che tentavano invano di riportare alla calma le parti. Questi ultimi sono stati poi spintonati violentemente dai tre.
A seguito della testimonianza della persona aggredita, alla quale è stato diagnosticato un trauma cranico con policontusioni e prognosi di 12 giorni, si è ricostruito l’accaduto: i tre tifosi si sono scagliati contro il malcapitato dopo che l’uomo, avendo notato uno dei due giovani urinare contro un albero in piazzale Olimpia davanti a numerose persone, lo aveva rimproverato, richiamando la sua attenzione sul fatto che fossero presenti appositi bagni nelle immediate vicinanze. Il rimprovero non è stato digerito dal ragazzo che ha deciso di aggredirlo colpendolo violentemente al mento. A dare man forte al giovane anche il padre ed il fratello che hanno colpito la vittima con diversi pugni al volto.
A carico del padre è stato notificato anche il verbale di contestazione di illecito amministrativo per la violazione commessa dal figlio (atti contrari alla pubblica decenza), che prevede il pagamento in misura ridotta, entro il termine di 60 giorni, di 3.333 euro.
Il Questore di Verona, Ivana Petricca, ha avviato, nei confronti di tutti i responsabili, il procedimento amministrativo volto all’emissione dei provvedimenti “Daspo”, che inibiranno loro, per diverso tempo, l’accesso agli stadi.