A22, tensione per la possibile riduzione dei rappresentanti nel CDA

Una lettera indirizzata ai presidenti delle province autonome di Trento Maurizio Fugatti e di Bolzano Arno Kompatscher è partita oggi da palazzo Barbieri. Oggetto, il futuro della società Autobrennero e della sua rappresentatività, in un momento di grandi decisioni tra cui il rinnovo della concessione. Mittenti il sindaco di Verona Federico Sboarina e i soci del tratto sud, che oggi si sono incontrati a palazzo Barbieri per discutere del futuro dell’infrastruttura.

Al tavolo insieme al sindaco Sboarina, l’assessore ai Lavori pubblici e Infrastrutture Luca Zanotto, il presidente della Provincia di Verona Manuel Scalzotto, il vice presidente della Camera di Commercio Andrea Prando, il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, i presidenti della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei e di quella di Reggio Emilia Giorgio Zanni.

Motivo dell’incontro, che ha visto compatti tutti i soci del sud, il rinnovo del CdA dell’A22 che è fissato per il 29 aprile e che potrebbe passare da 14 a 5. Da palazzo Barbieri esce il messaggio unanime che la rappresentatività dei territori è essenziale, considerata l’importanza che l’infrastruttura ricopre per le aree dalla quale sono attraversate.

«Chiediamo un cambio di rotta, in tempi certi – afferma il sindaco Sboarina -, sul piatto non c’è solo il rinnovo della concessione all’A22, che nei termini preannunciati dal ministro Toninelli è inaccettabile, ma anche la possibile riduzione dei membri del CdA da 14 a 5. Con i colleghi abbiamo concordato che non può venir meno la rappresentatività di tutti i territori all’interno del Consiglio di Amministrazione di A22, anche perché, in un momento così delicato per la società, dobbiamo esserci per monitorare il futuro della società che abbiamo fondato e le scelte decisive per il suo futuro. Trento, Verona e Mantova sono i tre enti fondatori della società, e la rappresentanza territoriale è importante anche per la realizzazione delle opere pubbliche già programmate».

Sul tavolo della trattativa tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e i soci pubblici territoriali proprietari di Autostrada del Brennero, anche 800 milioni per interventi cosiddetti «funzionali» all’asse autostradale, il cui destino ora è incerto. Si tratta di opere espressamente chieste dalle Province socie dei territori attraversati, alla cui realizzazione A22 si è impegna a contribuire. Tra queste, anche la terza corsia tra Bolzano e Verona, per 91 Km di tratto autostradale.