2 milioni per far “rientrare” i cervelli in fuga

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Il progetto “Invite” firmato dall’ateneo scaligero e sostenuto dalla Commissione europea e dalla Regione Veneto mette in palio 14 dottorati di ricerca per menti brillanti e aperte alle sfide dell’internazionalizzazione.

Dire che è un modo per far rientrare i cervelli in fuga in Italia è di certo cedere ad una facile semplificazione. Ma va in questo senso il progetto “Invite” firmato dall’ateneo scaligero. 2 milioni di euro per 14 dottorati di ricerca. Si vogliono selezionare quei laureati brillanti all’inizio della loro carriera che risiedono all’estero, di nazionalità italiana o straniera. Tra i requisiti per ottenere la borsa di studio figurano infatti condizioni come quello di avere meno di quattro anni di esperienza nel campo della ricerca e non aver soggiornato in Italia per più di 12 mesi negli ultimi tre anni.

Quello dell’università di Verona è infatti uno dei pochi progetti italiani ad aver ottenuto il finanziamento europeo nel bando 2016. Oltre 1 milione la copertura assicurata dalla Commissione europea. Coinvolti nel progetto 17 università e centri di ricerca in Europa e nel mondo. 200 mila euro li ha messi la Regione Veneto per questo progetto che è un tassello di un puzzle più grande, quello della Smart Specialisation Strategy, ovvero le strategie concepite a livello regionale ma valutate e messe a sistema a livello nazionale per accedere alle risorse comunitarie.

 

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