Sabato 26 e domenica 27 gennaio tornano “Le Arance della Salute” di AIRC a promuovere le buone abitudini che riducono il rischio di cancro e sostenere, con una nuova raccolta fondi, il lavoro di 5.000 ricercatori impegnati nei principali Centri di ricerca del Paese.
Nel prossimo fine settimana 2.000 volontari di AIRC Veneto e Trentino Alto Adige, così come ogni anno in Italia, colorano d’arancio 230 piazze e circa 40 scuole con 55 tonnellate di “Arance della Salute” per promuovere la ricerca.
E a proposito di ricerca, è proprio di ieri la notizia che, solo nella nostra regione Veneto, per i ricercatori impegnati in 41 diversi progetti e 7 borse di studio, l’AIRC stanzierà 5.570.000 euro, aumentando il suo investimento rispetto al 2018.
“Un risultato che ci riempie di orgoglio perché è anche frutto del lavoro dei nostri volontari e di tutto il Comitato Veneto Trentino Alto Adige”, ha commentato il presidente Antonio Maria Cartolari. “Attivi dal 1982 – ricorda – siamo riusciti ogni anno di più a organizzare eventi e manifestazioni locali che affiancassero le campagne nazionali aggiungendo il nostro valore in termini di entusiasmo, passione e generosità, così da fare crescere l’intera comunità, ovvero chi combatte la battaglia contro il cancro e chi ne sostiene la lotta”.
Fiore all’occhiello della campagna è quest’anno il crescente numero di scuole -circa 40 Istituti di ogni grado e indirizzo– che, grazie alla sensibilità dei propri insegnanti e alla disponibilità di bambini, ragazzi e delle loro famiglie distribuiranno oltre 4.400 reticelle di arance nelle giornate di giovedì 24, venerdì 25 e sabato 26 gennaio partecipando al programma educativo “Cancro Io ti boccio” per la prevenzione e una sana alimentazione. A Verona e provincia sono 10 le scuole all’opera con più di 1.000 reticelle di arance: il Liceo Messedaglia e i bambini della Primaria Aleardo Aleardi e della Primaria Callisto Zorzi, in città, e nelle Scuole dell’Infanzia di Ronco all’Adige, nelle Primarie di Isola della Scala, Cà degli Oppi e San Zeno in Montagna, e tra i ragazzi delle Scuole di Primo grado di Oppeano e Isola della Scala.
Sabato 26 e domenica 27 gennaio a profumare di buono saranno 42 piazze in città (con banchetti in piazza Vittorio Veneto; Portoni Borsari, piazza Erbe; San Michele Extra, via Golosine 2, da Erbisti e Montorio) e in molti altri centri della provincia (San Martino Buon Albergo, San Giovanni Lupatoto, Legnago, Villa Bartolomea, Isola, Zevio e S.Maria di Zevio, Villafranca, Bussolengo, Pescantina, Peschiera, Malcesine, Affi, Negrar, Poiano).
Con una donazione di nove euro sarà possibile ricevere una reticella da 2,5 kg di arance rosse italiane che contengono gli antociani, pigmenti naturali dagli eccezionali poteri antiossidanti, e circa il 40% in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi; 1.542 vasetti da 240 grammi di marmellata d’arancia (donazione minima 6 euro) e 1992 vasetti da 500 grammi di miele di fiori d’arancio (donazione minima 7 euro). Sarà poi offerta una guida con preziose informazioni sulla prevenzione, in particolare su fumo e obesità, insieme a ricette sane e gustose a base di arance, firmate dagli chef Moreno Cedroni, Carlo Cracco e dal più giovane Roberto Tonola.
Grazie ai progressi della ricerca, la battaglia contro il cancro acquisisce ogni giorno nuovi strumenti, ma è anche sempre più riconosciuta l’importanza dei comportamenti individuali. Il fumo è il fattore di rischio evitabile che più incide sulla salute (in Italia una persona su quattro fuma, l’85-90% dei tumori polmonari è causato dalla sigaretta); ma anche il cibo può diventare un alleato per la prevenzione, se insieme riduciamo altri fattori di rischio come sedentarietà e obesità. Un’alimentazione salutare da sola però non basta: a una dieta varia ed equilibrata va aggiuntaun’attività fisica regolare – almeno 30 minuti di camminata al giorno – che contribuisce a diminuire il rischio di tumore al colon e all’endometrio e del cancro al seno.