Il report è redatto dall’ICQRF sulla base dei dati contenuti nei registri telematici del vino. La banca dati contiene i dati di circa 650mila vasi vinari, 17mila produttori e registra annualmente circa trenta milioni di operazioni enologiche. ICQRF stima che la banca dati contenga almeno il 95% del vino e dei mosti detenuti in Italia.
35,9 milioni gli ettolitri in giacenza, superiori dello 0,2% rispetto allo scorso 30 settembre (86.644 ettolitri in più) e inferiori del 2,8% rispetto al 30 settembre 2019 (1.019.438 ettolitri in meno).
Alla data del 7 ottobre 2020 negli stabilimenti enologici italiani erano presenti 35,9 milioni di ettolitri di vino, 10,4 milioni di ettolitri di mosti e 4,7 milioni di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione.
Le giacenze di vini sono in leggero aumento rispetto al 30 settembre 2020 (+0,2%) e, rispetto allo stesso periodo, risultano in aumento del +41,3% le giacenze dei mosti e del 67,9% quelle dei vini nuovi ancora in fermentazione.
Oltre il 58% del vino in Italia è fisicamente detenuto nelle regioni del Nord. Nel solo Veneto è presente il 23,8% del vino nazionale, soprattutto grazie al significativo contributo delle giacenze delle province di Verona (10,0%) e Treviso (8,6%).
Il 54,0% del vino detenuto è a DOP, con una prevalenza del rosso (59,0%). Il 25,4% del vino è a IGP, anche in questo caso con prevalenza del rosso (59,9%), mentre i vini varietali detenuti costituiscono appena l’1,6% del totale. Il restante 19,0% è costituito da altri vini.
Nonostante il gran numero di DO presenti (525), dieci denominazioni costituiscono il 38,8% del totale dei vini a DO presenti; le prime venti denominazioni rappresentano oltre la metà del totale delle DO (55,5%).
Oltre il 58% del vino in Italia è fisicamente detenuto nelle regioni del Nord. Nel solo Veneto è presente il 23,8% del vino nazionale, soprattutto grazie al significativo contributo delle giacenze delle province di Verona e Treviso.