Incidente in Cadore, si valuta anche l’investimento volontario

Si indaga anche sull’ipotesi dell’investimento volontario, in seguito alla tragica morte di tre persone, fra cui un bimbo di due anni, a Santo Stefano di Cadore, nel Bellunese.

Incidente Santo Stefano Cadore

Proseguono le indagini sull’investimento dello scorso 6 luglio a Santo Stefano di Cadore, nel Bellunese, nel quale sono rimasti uccisi tre membri di una famiglia: Mariagrazia Zuin, 64 anni, il genero Marco Antoniello, 48 anni, e suo figlio Mattia, due anni. Ferita la madre del bimbo.

Alla guida dell’auto c’era Angelika Hutter, tedesca di 32 anni, che ha superato il limite di velocità di 50 chilometri all’ora. Un video acquisito dai Carabinieri mostra l’Audi nera guidata da Hutter che sfreccia ad alta velocità prima dell’impatto. Un testimone ha riferito di aver visto la donna litigare furiosamente con qualcuno, salire in macchina e partire velocemente poco prima dell’incidente. Si ipotizza quindi che l’investimento possa essere stato intenzionale, data l’assenza di segni di frenata e la strada rettilinea. I Carabinieri indagano, mentre Hutter sarà interrogata dal Gip di Belluno lunedì.

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