Il tragico incidente avvenuto lo scorso 2 ottobre, nel quale Alberto Rizzotto e altri 20 turisti stranieri hanno perso la vita precipitando da un cavalcavia a Marghera, potrebbe non essere stato causato da un malore del conducente, come inizialmente ipotizzato, rivela il Corriere del Veneto.
L’autopsia non ha evidenziato chiari segni di malore e ulteriori accertamenti sono previsti. Il bus si era spostato e aveva strisciato per 50 metri lungo il guardrail senza segni di frenata, finendo la sua corsa cadendo dalla strada sopraelevata. Un’analisi dettagliata del cuore di Rizzotto è in programma e, se il malore sarà escluso, altre ipotesi come un colpo di sonno, una distrazione o un guasto meccanico al bus, un Yutong E-12 elettrico e recente, dovranno essere considerate.
L’autopsia ha mostrato che Rizzotto potrebbe aver tentato di fermare il bus, e un esame dettagliato del mezzo, compresi i freni, è previsto nei prossimi giorni, come anche l’analisi dei file dalla “scatola nera” salvati sul cloud dell’azienda produttrice. Gli indagati per omicidio stradale e lesioni stradali includono il dirigente dell’azienda di trasporti e alcuni funzionari comunali, mentre gli avvocati e le parti coinvolte preparano le loro difese. Diverse perizie tecniche sono state commissionate e attese per i prossimi mesi.
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Le condizioni dei feriti
Attualmente risultano ricoverati presso gli ospedali del Veneto 11 pazienti coinvolti nell’incidente del pullman a Mestre. 6 di loro sono in reparti ad alta intensità di cura (terapie intensive), 4 nei reparti di chirurgia, 1 in neurochirurgia.
- Adulti: 10 pazienti (6 donne, 4 uomini)
- Minori: 1 bambina
- Terapia intensiva: 6 pazienti (5 adulti, 1 minore)
Nazionalità
- Ucraina: 6
- Tedesca: 2
- Spagnola: 2
- Croata: 1
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Suddivisione fra le strutture
- Ospedale di Mestre: ricoverati 4 pazienti, tre di nazionalità ucraina (F di 43 anni, F di 40 anni, M di 39 anni) e 1 di nazionalità tedesca (F di 27 anni), la cui condizione continua a migliorare. I sanitari stanno provvedendo all’organizzazione del suo trasferimento in Germania. Per tutti e 4 i pazienti il decorso è regolare. In continuo miglioramento la situazione del paziente ucraino, di 39 anni, che nei prossimi giorni verrà dimesso dall’ospedale.
- Ospedale di Mirano: 1 paziente di nazionalità croata (M di 24 anni), il cui decorso risulta regolare.
- Ospedale di Treviso: 1 paziente di nazionalità tedesca di 33 anni
- Ospedale di Padova: ricoverati 5 pazienti, tre di nazionalità ucraina (una donna di 29 anni, una bambina di 4 e la madre di 33 anni, in decorso regolare), due di nazionalità spagnola: una donna di 52 anni in condizioni critiche, il marito, di 50 anni, in decorso regolare. La piccola paziente ucraina di 4 anni è ancora in condizioni critiche, ma definite ‘stabili’ dai sanitari. In miglioramento risulta invece la giovane donna ucraina di 29 anni: con molta probabilità verrà dimessa nelle prossime ore dalla terapia intensiva.
Note
I pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie del Veneto sono scesi a 11, dopo il trasferimento a Lipsia dei due fratellini tedeschi, di 4 e 13 anni, e a Strasburgo di una giovane francese di 21 anni. Per un’altra paziente è previsto nei prossimi giorni il trasferimento in Germania: si tratta della donna tedesca di 27 anni ricoverata all’ospedale di Mestre.
Sei sono ancora i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva.
All’ospedale di Padova resta molto critica la situazione della donna spagnola di 52 anni. Nello stesso ospedale è ricoverata anche la bimba ucraina di 4 anni. La sua situazione, seppur critica, viene giudicata stabile. Continua a migliorare la donna ucraina di 29 anni: verrà dimessa nelle prossime ore dalla TI.
Per tutti gli altri pazienti, i sanitari segnalano che il decorso sta procedendo regolarmente.
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