Torna Open, la rassegna che apre visioni

Riprende dal 13 settembre prossimo il ricco programma culturale del calendario eventi di Open. Ingegneri aperti alla città, la rassegna culturale promossa dall’Ordine degli Ingegneri di Verona che per l’edizione 2017 ha scelto il titolo “INNOVISIONI. Idee e progetti del tutto nuovi” a fare da filo conduttore ai sedici incontri annuali che rilanciano temi multidisciplinari scaturiti dalle specifiche competenze delle Commissioni dell’Ordine.

Da settembre a novembre saranno ben otto gli appuntamenti in agenda. Un percorso che ritorna a guardare all’Innovazione senza dimenticare l’insegnamento dei Maestri del passato. Visioni, idee e progetti di oggi e di ieri che rappresentano o abbiano rappresentato un punto di svolta rivoluzionaria e uno snodo innovativo. Valorizzazione della multidisciplinarietà da un lato, dall’altro la volontà di scoprire e raccontare un patrimonio di conoscenze del passato che in terra veronese ha trovato origine e sviluppo, un capitale culturale legato a doppio filo con i temi dell’ingegneria e dell’urbanistica.

LO SPAZIO ARENIANO, 100 ANNI DI LIRICA – A pochi giorni dalla chiusura della 95° edizione dell’Arena di Verona Opera Festival, la Commissione acustica dell’Ordine degli Ingegneri in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “Evaristo Felice Dall’Abaco” di Verona propone al pubblico mercoledì 13 settembre dalle ore 16 alle 19 nell’Auditorium Nuovo Montemezzi del Conservatorio un convegno su “Giovanni Zenatello e la nascita dell’Opera lirica in Arena”.

A raccontare l’attività del cantante lirico veronese Zenatello, grazie alla quale nel 1913 venne messa in scena in Arena l’AIDA, dando così inizio ad una tradizione di rappresentazioni liriche in quello che è l’anfiteatro all’aperto più grande al mondo, saranno importanti e illustri relatori che andranno a dettagliare l’evoluzione storica dell’Arena come teatro e l’importanza del festival lirico per la città di Verona.

Moderato da Mario Cognini, ingegnere specializzato in acustica ed architettura teatrale, nonché coordinatore della Commissione di Acustica dell’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia, l’incontro sarà inoltre occasione per ripercorrere gli spettacoli che si sono tenuti negli anni all’Arena di Verona, con uno sguardo alle tecnologie utilizzate.

Aprirà i lavori Silvano Zavetti, Presidente dell’Associazione dei Consiglieri Comunali Emeriti del Comune di Verona e co-autore con Gianni Amaini del volume “Il Consiglio Comunale di Verona – 100 anni di spettacoli lirici in Arena (1913 -2013)” che traccerà i rapporti tra “Il Comune di Verona e l’Arena durante i cento anni di Lirica”. Mentre sarà Gianni Villani, giornalista e critico musicale, autore del testo “Il Potere dell’Opera – 1913-2013. Cent’anni di Lirica all’Arena di Verona” a sottolineare le caratteristiche degli spettacoli lirici proposti in Arena in questo lungo arco di storia veronese.

Infine i due interventi più “tecnici” da parte di professionisti del palcoscenico areniano: Renzo Giacchieri, regista e sovrintendente dell’Ente Lirico Arena di Verona dal 1982 al 1986 e poi dal 1998 al 2002 – sua la gestione della trasformazione in Fondazione – che parlerà de “La regia nello spazio areniano – Le tematiche connesse con la gestione dell’ente lirico”, quindi la parola a Cecilia Gasdia, cantante lirica e direttore di Verona Accademia per l’Opera Italiana che racconterà in presa diretta “L’Arena vissuta dal palcoscenico”. In chiusura l’ing. Cognini farà una panoramica sulle “Trasformazioni dello spazio areniano per gli spettacoli lirici”.


SEDE INGEGNERI, LA NUOVA MOSTRA DOCUMENTARIA SULLA CITTA’ – Chiude, a ben vedere, una “trilogia” espositiva sulla trasformazione della città di Verona che ha arricchito in questo ultimo anno lo spazio espositivo della sede degli Ingegneri.

Dopo la mostra sulla costruzione dei muraglioni dell’Adige e le immagini inedite dei grandi cantieri tra le due guerre, nel Magazzino 1 – sede dell’Ordine e dell’Archivio di Stato di Verona (via Santa Teresa 12) – si inaugura il 23 settembre con un convegno d’apertura dalle ore 10.00 alle 12.00 una nuova esposizione documentaria su “Verona in trasformazione (1920 – 1960)”, con l’inedito censimento e catalogazione dei progetti provenienti dall’Ufficio Distrettuale Imposte Dirette di Verona.
L’esposizione, promossa dagli Ingegneri e dall’Archivio di Stato di Verona, è realizzata in stretta collaborazione con l’associazione AGILE, la sezione veronese di Italia Nostra, il Progetto Musa Antiqua e l’associazione culturale La Quarta Luna. L’iniziativa gode inoltre del patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Verona. La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 18.00.

L’appuntamento, che rientra negli eventi per le GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO del 23 e 24 settembre, propone un singolare approccio per raccontare Verona e la sua storia urbana. A “parlare” sono infatti i documenti provenienti dagli accertamenti imposte sui fabbricati, parte del fondo del Catasto Italiano di provenienza dall’Ufficio Distrettuale delle Imposte Dirette (U.D.I.D.) di Verona.
In esposizione gli elaborati grafici originali di progetti realizzati tra gli anni ’20 e gli anni ’60: circa 2400 i progetti edilizi residenziali e pubblici censiti, progetti che oggi possono integrare parte dell’archivio dell’Edilizia privata del Comune di Verona, del quale, a seguito dei danni causati dalla Seconda Guerra Mondiale, è andato perduto il materiale antecedente il 1945.
Al convegno, moderato dall’ing. Angelo Bertolazzi, coordinatore delle mostre Open, interverranno il direttore dell’Archivio di Stato Roberto Mazzei, l’architetto Davide Rizzi che presenterà il fondo “accertamento imposte sui fabbricati”, mentre il curatore della mostra e presidente dell’associazione Agile, architetto Michele de Mori illustrerà il lavoro sul fondo e i progetti riscontrati. Sarà l’architetto Vincenzo Pavan invece ad affrontare in una visione più ampia il tema di “Verona nel ‘900 e le trasformazioni del costruito”.

La mostra sarà correlata dagli scatti fotografici dell’architetto Marco Totè, che permetteranno di visualizzare l’edificio nella sua condizione odierna, operando così un interessante confronto con gli elaborati progettuali approvati diversi decenni orsono.
Verranno inoltre esposti alcuni tra i più significativi disegni del fondo archivistico, dando così modo al visitatore di poter prendere visione della documentazione originale.