Scuola-lavoro. Quale futuro per l’alternanza?

A tre anni dall’entrata in vigore della legge 107/2015, che ha introdotto l’obbligatorietà dell’alternanza scuola-lavoro in tutti i trienni dei licei e degli istituti superiori, è in fase di discussione da parte del governo una mini-riforma che potrebbe ridimensionare l’iniziativa introdotta dalla “Buona scuola”. Verona Network, in collaborazione con Verona FabLab, organizza il quarto focus sull’ASL. Appuntamento in CCIAA giovedì 25 ottobre alle ore 17.00.

Mai come in questo momento, dalla sua entrata in vigore, nel luglio del 2015, la legge sulla cosiddetta “Buona scuola” è stata messa in discussione. Sarebbe già sul tavolo del Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti un testo di mini-riforma che riguarderebbe proprio l’alternanza scuola-lavoro. «Quando ci si accorge che tali riforme presentano diversi errori che mettono a rischio il futuro dei nostri ragazzi, occorre intervenire subito con i necessari correttivi ed è quello che intendo fare con riferimento alla disciplina dei percorsi di alternanza scuola lavoro». Queste le sue parole pronunciate in un discorso alla Camera dei Deputati un mese fa.

Tra le misure correttive è prevista una riduzione oraria e del budget messo a disposizione per l’ASL: un monte ore che passerebbe da 200 a 90 ore per i licei, da 400 a 150 per gli istituti professionali, da 400 a 180 ore per gli istituti tecnici, e un plafond ministeriale che verrebbe dimezzato, da 100 a 50 milioni di euro.

Tra le motivazioni che spingono il titolare del dicastero dell’Istruzione a rivedere la modalità didattica, introdotta dalla legge 107 del 2015, ci sarebbe la scarsa attinenza che ci sarebbe stata in questi tre anni tra il percorso di alternanza intrapreso da molti studenti italiani e il loro percorso di studio: «Fare esperienze che consentano di acquisire competenze trasversali è molto importante per i nostri…Non possiamo però ignorare che la realtà italiana sia molto variegata, che esistono territori con profonde differenze, queste la ragioni delle criticità che sono state registrate dal sistema di monitoraggio ministeriale dovute alla cronica carenza in alcune zone del paese di strutture ospitanti dotati di addetti qualificati e preparati ad accompagnare gli studenti nell’esperienza formativa» ha sottolineato il ministro.

Proprio alla luce di questa intenzione, che andrebbe ridimensionare e di conseguenza a mutare l’alternanza così com’è stata impostata nell’ultimo triennio, e per tracciare un bilancio del primo triennio di obbligatorietà dello strumento didattico, l’associazione Verona Network organizza il quarto focus dedicato al tema dell’ASL che si terrà giovedì 25 ottobre alle ore 17 nella sede della Camera di Commercio di Verona.

Dopo il saluto di Pietro Scola, direttore della Camera di Commercio di Verona, interverranno Albino Barresi, provveditore agli studi di Verona, Laura Parenti, referente provinciale delle attività ASL presso l’ufficio scolastico di Verona, Mario Bonini, coordinatore dei dirigenti scolastici, e Daniela Galletta, coordinatrice della rete di scuole “Scuola e territorio: educare insieme”.

Nella seconda parte del convegno verranno presentati alcuni casi concreti e innovativi di alternanza scuola-lavoro. A parlarcene saranno Riccardo Bertagnoli, presidente di Verona FabLab, Giovanni Gasparini, presidente della cooperativa Samarcanda Megahub (FabLab di Schio) e Giorgia Bissoli, responsabile Verona FabLab per il progetto AlternaLab finanziato da Fondazione Cariverona.

L’ingresso è libero. Sono invitate tutte le persone e le realtà veronesi coinvolte nel programma di alternanza scuola-lavoro: studenti, genitori, operatori economici, docenti e tutti i cittadini interessati ad affrontare il tema proposto.