Una storia lunga 63 anni quella di Viani Assicurazioni, agenzia che offre consulenza assicurativa e finanziaria alle più significative realtà imprenditoriali del Triveneto per i rischi aziendali e la gestione del risparmio e liquidità. Viani Assicurazioni conta oggi circa 10 mila clienti e 35 tra collaboratori e dipendenti.
«I nostri punti di forza – racconta Massimo Viani – sono sicuramente la velocità e la qualità del servizio. Non è frequente che un’azienda o un privato denunci un danno alla mattina alle 8 e alle 12 abbia già i soldi sul conto corrente. Facendo qualche calcolo, nell’ultimo periodo solo ai miei clienti sono stati liquidati, per i danni escluse le auto, circa 500.000 euro».
Una realtà caratterizzata anche da un vivace spirito culturale che è stata capace di reinventarsi anche nei mesi di emergenza sanitaria, proponendo video tutorial, incontri in diretta per fare cultura finanziaria ma soprattutto un nuovo format a servizio degli imprenditori.
«Con un gruppo di amici – racconta Viani – abbiamo inventato “Reagire“, un’esperienza bellissima che ha messo a disposizione gratuitamente altissime capacità professionali e imprenditoriali. Gli appuntamenti si tengono online il giovedì alle 18, ora ogni 15 giorni ma per le prime volte lo abbiamo proposto tutte le settimane perché c’era molto più tempo a disposizione. Gli argomenti sono vari: dai check assicurativi allo stato patrimoniale dell’azienda fino alla situazione psicologica di welfare. Abbiamo più di 300 aziende e privati iscritti da tutta Italia e questo per noi è bellissimo».
«Una tragedia come quella del Covid – conclude Viani – non può passare senza un insegnamento, altrimenti sarebbe inutile sofferenza. Secondo me questo periodo ha portato la consapevolezza che oggi in un mondo così complesso e anche così fragile serve tanta cultura, tanta specializzazione, tanta professionalità e aggiungi anche etica, onestà e curiosità di conoscere aziende e situazioni nuove, la stessa curiosità che mi ha spinto andare a fare polizze in Cina come a New York. Non parlo necessariamente di grandissime aziende: anche le piccole aziende hanno problematiche che spesso sono al pari delle grandi multinazionali e bisogna saper risolvere i loro problemi».