È la strada imboccata dal gruppo “Avanti tutta”, che ha realizzato 20mila mappe cartacee per far conoscere ai viaggiatori la zona di Velo dal punto di vista ricettivo e naturalistico. Iniziativa, spiega il portavoce Mauro Zampieri, che altri Comuni limitrofi intendono replicare.
La Lessinia ha bisogno di un tipo di turismo nuovo, più green. Di viaggiatori attenti all’ambiente, che gradiscono la buona tavola e i prodotti tipici, che ricercano la tranquillità di luoghi incontaminati e prediligono la vita all’aria aperta, che apprezzano un concerto organizzato sui pascoli ai confini di un bosco, meglio ancora se la location è da raggiungere a piedi. Questione soprattutto di cambiare cultura. E di andare oltre l’abitudine della scampagnata “mordi e fuggi”, che è utile sì a lasciarsi alle spalle la calura cittadina, ma fine a se stessa se non è accompagnata da un modo differente di guardare la montagna veronese.
«Per fare questo servono i servizi», esordisce Mauro Zampieri, che da un anno ha declinato concretamente la sua idea di turismo sostenibile aprendo una struttura a Camposilvano, località di Roverè Veronese ad appena una manciata di chilometri da Velo. È una grande casa interamente realizzata in abete rosso, immersa nel verde e nella tranquillità dei Monti Lessini, dove vive assieme alla moglie. Il pianterreno è adibito ad alloggio turistico con colazione, con quattro camere da letto, di cui una priva di barriere architettoniche. La caldaia sfrutta la legna raccolta nella vicina foresta, l’illuminazione è a risparmio energetico, le vernici utilizzate sono tutte a base di acqua, i cibi per la colazione sono a chilometri zero. La struttura è interamente riciclabile, tanto che il relais Aunus è stato recentemente riconosciuto come bed & breakfast eco-friendly per la filosofia che lo caratterizza.
«La nostra è stata una scelta precisa, dall’acquisto del terreno alla successiva realizzazione del relais. Tante altre sono le realtà nate o ristrutturate di recente per valorizzare il territorio e questo è positivo», prosegue. Ma è necessario un cambio di prospettive: «La Lessinia è una destinazione poco nota, specialmente all’estero. Non è una meta ricercata. I viaggiatori arrivano qui per caso, poi rimangono affascinati dal silenzio e dalla possibilità di stare a contatto con la natura. Un tipo di turismo naturale è quello a cui dobbiamo puntare se vogliamo rilanciare la montagna veronese». Le potenzialità sono molte, a partire dalla vicinanza a Verona come città d’arte e al lago di Garda. Tuttavia i turisti devono essere indirizzati. Perciò Zampieri è stato capofila di un progetto che ha riunito 34 realtà situate per lo più nel Comune di Velo oltre alle locali associazioni nel gruppo “Avanti tutta”.
«Abbiamo realizzato una mappa cartacea che segnala percorsi da praticare a piedi, in bicicletta, a cavallo. Indica i siti di maggior interesse dal punto di vista culturale e naturalistico: dalla Valle delle sfingi al Covolo, dal Museo geopaleontologico di Camposilvano alla Purga di Velo. Fornisce informazioni di carattere pratico: dalla fermata dell’autobus alla presenza della farmacia o di aree per la sosta. Elenca le strutture dedite alla ricettività, alla ristorazione, al commercio». Stampato in 20mila copie e distribuito sia in loco che in alcuni uffici turistici, è uno strumento che il viaggiatore può tenere sempre a portata di mano per orientarsi. Segnala inoltre la app per smartphone Tourist Office che, tramite un QRCode posizionato nei principali siti di interesse, permette di avere una spiegazione in tempo reale del luogo che si sta visitando.
L’iniziativa, conclude, «è in divenire. Anche il Comune di Roverè ha deciso di realizzare una propria mappa, mentre altri amministratori hanno dimostrato interesse. La cartina è uno dei tanti servizi da offrire al turista, ma non basta. C’è tanto lavoro da fare, ma questa può essere la giusta direzione per far conoscere la Lessinia».