Dal 16 settembre all’11 ottobre 2020 si è tenuta a Isola della Scala Risolandia: la Riseria Ferron, nella Sede di Via Torre Scaligera 9, ha proposto numerose specialità gastronomiche e il tradizionale risotto all’Isolana nella Sala Libellule e nella Sala Tendostruttura con servizio di ristorazione al tavolo con piatti di porcellana, bicchieri di vetro e posate. Abbiamo chiesto il bilancio di quest’edizione 2020 a Gabriele Ferron.

Quanto ha risentito gli effetti della pandemia la realtà fieristica e la realtà di Risolandia?
Come ben sappiamo la fiera del riso è stata annullata, questo mi rammarica. Con le dovute distanze di sicurezza a mio avviso si sarebbe potuta fare in versione ridotta. A Risolandia abbiamo voluto realizzare un evento di stampo ristorativo, quindi rispettando i dpcm e le norme di sicurezza: per esempio la distanza di sicurezza tra i tavoli era di un metro e 15. È stato un successo, con un’affluenza inaspettata. In un anno come questo c’era il timore che la gente non rispondesse e non partecipasse anche per l’ansia degli spostamenti. Non c’è stato assembramento, c’era un lungo corridoio serpentinato da percorrere tra l’ingresso e la sala con i tavoli che la gente ha rispettato senza problemi. Sono soddisfatto, perché abbiamo dato continuità all’evento e un servizio alla gente nel pieno rispetto del protocollo sanitario.
Quindi il bilancio di Risolandia si è chiuso in maniera positiva.
Per noi sì. Io credo che abbiamo sulle nostre spalle la responsabilità, dopo cinquant’anni di manifestazione, dell’economia che ruota attorno alla fiera del riso. Ogni stand e ogni attività economica del paese isolano ma dell’hinterland in generale gravitava attorno alla realtà fieristica. Queste piccole realtà ne hanno risentito.
Come procede l’annata del riso, anche a seguito degli eventi atmosferici di quest’anno?
Sotto il profilo agricolo, parlando con le aziende, sembra buona. Dico “sembra” perché i risultati si vedono alla fine, quando il riso è stato essiccato e si fanno le prove di qualità. In questo momento non mi voglio sbilanciare perché non ho elementi sufficienti. Fino alla chiusura del raccolto finale le aziende agricole sono prudenti. Nel giro di un mese farò la scelta delle partite pensate ancora prima del raccolto e a quel punto potrò trarre le valutazioni del caso.
