Eliminare per sempre espressioni come “tradizione e innovazione”, “qualità ed eccellenza” e imparare a rendere davvero unico il nostro messaggio e colpire così la mente del destinatario. Con questo obiettivo nasce il format “Il public speaking del vino“, lanciato da Silvia Baratta, titolare di Gheusis e formatrice nel campo della comunicazione. Il ciclo di dieci puntate è rivolto a produttori di vino, operatori del settore, appassionati. Un progetto composto da video di tre minuti l’uno, disponibili gratuitamente sul canale Youtube.
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«Ho pensato di studiare un modello agile, composto da video molto brevi e fruibili, da ascoltare dove si vuole, che offrono un concentrato di informazioni che ho selezionato in questi anni attingendo a neuroscienze, PNL, public speaking tradizionale, tecniche di persuasione e conoscenza del linguaggio del corpo», afferma Silvia Baratta.
L’idea è fornire degli spunti che permettano di valorizzare la propria identità senza cadere in stereotipi o concetti generici e astratti perché molto spesso, nel mio lavoro, ho riscontrato questa difficoltà. «Nei miei corsi dico sempre che qualità, nel dizionario, significa “caratteristica, proprietà”, è quindi un contenitore che, se non viene riempito di elementi concreti, equivale ad una parola senza senso».
I temi affrontati
- Le tre componenti della comunicazione
- Le parole giuste per colpire la memoria
- Il linguaggio del corpo
- Dare voce al vino
- Sviluppare l’empatia
- Gestire l’emozione
- Storytelling, questo sconosciuto
- L’utilizzo delle immagini
- Gestire le interviste
- I webinar