Ripensare lo spazio urbano a partire dalle necessità di chi si troverà a viverlo domani: le più innovative tendenze dell’abitare futuro presentate dall’Associazione dei Costruttori Edili nell’ambito dell’Assemblea Generale delle Imprese Associate e del Gruppo Giovani, nell’Auditorium Borgo Rocca Sveva a Soave. Presente anche il Presidente di Ance nazionale, Gabriele Buia, che ha annunciato la richiesta immediata al Governo di una Commissione Costituente che riduca la burocrazia che pesa sul comparto.
Per il Presidente Carlo Trestini, alla guida di Ance Verona da un anno, non si può parlare di edilizia senza avere una visione a lungo termine. Non a caso, in concomitanza con l’appuntamento annuale con l’assemblea generale dell’Associazione, è stato promosso un incontro di riflessione sui nuovi modelli abitativi richiesti dai Millenials, i committenti del futuro, per portare nuovi stimoli e opportunità a partire da un’approfondita analisi di scenario effettuata con il contributo di alcuni esperti e dell’Università di Verona.
«L’edilizia del futuro deve essere programmata perché ci sono segnali di investimento, ma è necessario dare delle risposte a chi è disposto ad investire», ha dichiarato il Presidente Trestini, ricordando che da tempo l’Associazione è impegnata nell’organizzazione di un tavolo di confronto cittadino per individuare un modello di sviluppo in grado di rispondere ai bisogni dei veronesi. «Lo spazio urbano va ripensato a partire dalle necessità di sostenibilità di chi oggi abita il territorio, ma anche di chi si troverà ad abitarlo domani. Stiamo assistendo a un ritorno verso la città, il che rappresenta una grande opportunità per il mondo dell’edilizia per dare forma da subito a una nuova idea di città, un modello rivolto soprattutto al recupero e alla riqualificazione delle aree urbane degradate. In questo quadro, capire in anticipo come evolverà il mercato nei prossimi anni è tra le prime cosa da fare.»
Michele Cicala, Presidente del Gruppo Giovani di Ance Verona che ha coorganizzato l’evento, ha tenuto a sottolineare che i Millennials rappresentano il cuore del Gruppo Giovani stesso e ha animato il convegno con alcune domande provocatorie. Rivolgendosi alla folta platea dei costruttori veronesi ha chiesto loro: «Come finanziate un intervento immobiliare? Valutate formule innovative, come per esempio il crowfounding? Siete presenti su internet e social media? Sappiate che il 90 per cento dei giovani prima di acquistare cerca recensioni e pareri on line. Spesso i Millennials – ha concluso Cicala – vengono visti come ragazzi pigri e chiusi sui telefonini, ma ricordate che molti di loro con questi dispositivi lavorano e guadagnano come star.»
In Italia i Millenials rappresentano il 16 per cento della popolazione, circa 10 milioni di persone, ma nel 2050, insieme alle nuove generazioni, costituiranno il 73 per cento. Conoscerne i valori guida e lo stile di vita è la chiave per saper cogliere in anticipo le tendenze più innovative che caratterizzeranno il mercato immobiliare negli anni a venire. Ma a che tipo di casa pensano?
A presentare in dettaglio il loro profilo, i loro modelli e riferimenti, è stata Patrizia Martello, docente di sociologia dei consumi e della comunicazione NABA Milano, esperta di trend di consumo, design e lifestyle: «A differenza dei Millenials di altri Paesi, quelli italiani hanno aspettative decrescenti e vivono in una grande incertezza verso il futuro. La casa, specchio dei loro stili di vita, riflette valori e attitudini, ma anche pragmaticamente i budget limitati e la conseguente attenzione forte al rapporto qualità-prezzo: sono i più attivi nella ristrutturazione, come principale possibilità di andare a vivere da soli. La loro casa è piccola, smart e multifunzionale, e contemporaneamente nido temporaneo, ma anche piazza, intesa come luogo sociale e laboratorio di sperimentazione. Tra i valori guida delle loro scelte: la connessione con la natura, l’attenzione all’etica, responsabilità sociale e sostenibilità.»
«Come Ance stiamo predisponendo dei percorsi formativi che avvieremo entro la fine dell’anno per accompagnare le imprese anche in questa nuova direzione. Inoltre, per mettere in relazione il mondo casa e il mondo dei servizi, abbiamo creato il FIDEC (Forum Italiano delle Costruzioni) che rappresenta un importante momento di connessione tra i vari comparti della filiera della costruzione», ha precisato il presidente Trestini.
Sijme van Jaarsveld, Commercial Developer di “The Student Hotel” ha presentato forme inedite di destinazione degli immobili e di ospitalità, come gli Student Hotel, un sistema di accoglienza ibrida di co-living e co-working, in cui trovano inoltre spazio aree per l’esercizio fisico, bar e ristoranti, sale riunioni, teatri. Un brand diffuso in molti Paesi europei e che in Italia ha già conquistato le città di Firenze, Bologna e Roma e si rivolge non solo agli studenti, ma anche a familiari, imprenditori e giovani startupper.
Se un tempo infatti, ci si accontentava di semplici residenze studentesche, oggi cresce la richiesta di spazi di accoglienza in grado di offrire anche servizi integrati, come precisa Gianfranco Arieti, Dirigente della Direzione Tecnica e Logistica dell’Università di Verona. Arieti ha presentato i dati correlati ai flussi e all’accoglienza degli studenti nella città scaligera: «Rispetto alla maggioranza delle università italiane che registrano un costante calo delle iscrizioni, Verona è in controtendenza con una crescita continua ed è fortemente attrattiva. Nell’anno 2018/2019 abbiamo avuto 24.725 iscritti di cui il 51 per cento provenienti da fuori provincia. L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario (ESU) è stata in grado di soddisfare sole 443 delle 1029 richieste pervenute. A fronte della crescita degli studenti, in questi anni non c’è stato un adeguamento dei servizi offerti.»
Il presidente di Ance Verona, Carlo Trestini, ha anche presentato una panoramica sullo stato dell’edilizia a livello locale e nazionale: «A Verona possiamo dire di esserci ripresi rispetto allo scorso anno. I dati di Cassa Edile lo confermano con un importante aumento delle ore lavorate. A livello nazionale, il Governo sta provando a stimolare il mercato interno sfruttando il mondo delle costruzioni. Si stanno affacciando nuove opportunità. Il DL Sbloccacantieri e il DL Crescita vanno in questa direzione, così come le nuove possibilità offerte dalla Cessione dei crediti da sismabonus ed ecobonus.»
Il Presidente nazionale, Gabriele Buia, nel suo intervento conclusivo ha ricordato quanto pesa ancora moltissimo sul settore la burocrazia, annunciando la richiesta immediata al Governo di una Commissione Costituente «fatta di poche persone ma molto preparate in materia, affinché si metta mano a norme farraginose e spesso contradditorie che bloccano il processo della ripresa del comparto. A causa della burocrazia abbiamo perso 12 miliardi di mancati investimenti.»