Enrico Mantovanelli, consulente patrimoniale, fa il punto sulla situazione economica nel periodo di pandemia da Covid-19.
«Quello che è successo sull’economia reale, con un crollo tangibile del PIL e il calo dei fatturati, è all’ordine del giorno. Diverso invece è stato l’andamento dei mercati finanziari: ad esclusione dei primi 15 giorni di marzo, dove i mercati sono crollati, c’è stata una rapida ripresa e ad oggi siamo tornati sui valori pre-Covid».
Significativo, in questi termini, è stato l’impatto emotivo sui risparmiatori. Le persone, anche per l’impossibilità di avere un contatto con le banche, erano molto spaventate ed hanno reagito con emotività.
«Da qui, l’importanza di avere un consulente finanziario al proprio fianco – sostiene Mantovanelli –. Mi piace definirmi un personal trainer, qualcuno che guida i clienti nella scelta di corrette impostazioni di investimento, per pianificare al meglio il proprio portafoglio e per il raggiungimento dei proprio obbiettivi.
Serve quindi una pianificazione ragionata nella gestione del proprio patrimonio finanziario e questo periodo di instabilità lo ha nuovamente confermato.
«È fondamentale pianificare la stesura del proprio patrimonio, partendo dai bisogni di protezione e andando ad individuare quelli che chiamo io “cassetti per le emergenze”. Un consiglio che ho dato ai miei assistiti in questo periodo, valido per tutti, è quello di iniziare a fare degli accantonamenti per avere una riserva che ci permetta di far fronte ad imprevisti»
Lo scenario di un prosieguo della pandemia, ritardi nell’arrivo dello stipendio o della cassa integrazione, il mancato incasso di alcune fatture, il calo di fatturato per le aziende che si trasforma magari in un mancato compenso per gli amministratori: avere delle risorse da parte può essere la chiave per superare imprevisti ma serve costruire il proprio portafoglio come una piramide, evitando l’eccessiva liquidità.
«L’effetto paura della pandemia – conclude Mantovanelli, consulente patrimoniale – ha aumentato la liquidità sui conti correnti, decisamente eccessiva. Bene avere la liquidità che ci serve per far fronte alle esigenze quotidiane ma dobbiamo poi imparare a costruire il portafoglio secondo i vari progetti di vita. Servirà un’area dedicata alle emergenze, un’area che io chiamo “riserva” per i brevi investimenti e una pianificazione più a lungo termine per obiettivi quali la serenità post pensione, l’acquisto di una casa o investimenti per i figli».