L’allarme è stato lanciato dalla Coldiretti sugli effetti dell’innalzamento della colonna di mercurio oltre i 40 gradi nell’ultima settimana con le difficoltà maggiori nella pianura padana dove si concentrano gli allevamenti per la produzione di latte destinato ai più grandi formaggi italiani Dop, dal Grana Padano al Parmigiano Reggiano.
Se per gli animali domestici come cani e gatti è importante garantire sempre l’acqua e fare in modo che stiano sempre al riparo dal sole e in luoghi ben areati, per le mucche – sottolinea la Coldiretti – il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte. In soccorso sono già scattate le contromisure anti afa nelle stalle dove gli abbeveratoi lavorano a pieno ritmo perché ogni singolo animale è arrivato a bere con le alte temperature di questi giorni fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi più freschi. In funzione anche ventilatori e doccette refrigeranti per aiutare a sopportare meglio la calura.
Al calo delle produzioni di latte si aggiunge dunque anche – continua la Coldiretti – un aumento dei costi alla stalla per i maggiori consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali a resistere all’assedio del caldo. Le difficoltà nelle stalle si aggiungono ai danni subiti dalle coltivazioni nelle campagne dove per l’afa africana bruciano frutta e verdura pronte per la raccolta.