Da un lato estendere almeno fino alle 23 l’orario delle Notti bianche, che invece durano fino alle 22. Dall’altro restituire parte della Tari alle attività economiche del centro storico, quantificando i risparmi sui costi di raccolta e smaltimento derivanti dalla mancata produzione di rifiuti durante il lockdown. Proposte per la ripartenza del settore dell’accoglienza avanzate da Massimo Giorgetti, vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto e candidato alle elezioni regionali per Fratelli d’Italia.
«Ben vengano iniziative come le Notti bianche, che creano attrattività per i locali e permettono al centro storico di tornare a vivere, nel rispetto delle norme di sicurezza. Ma serve più elasticità , dato il momento di crisi, affinché chi vuole rimanere aperto oltre l’orario delle 22 lo possa fare», sottolinea il consigliere veronese.
Come ricorda Giorgetti, «Le attività economiche del centro di Verona sono state gravemente penalizzate durante la pandemia, quand’è stata imposta la chiusura forzata necessaria al contenimento del virus, e lo sono tuttora a causa di una stagione turistica che fatica a decollare. Per aiutarle a ripartire servono azioni concrete». A questo proposito, evidenzia il politico, «i risultati registrati da Amia, con un milione e 100mila euro di utile nel 2019, sono un segnale. C’è stata una forte riduzione dei costi di conferimento e smaltimento, visto che la produzione si è abbassata, essendo chiusi negozi, bar, ristoranti e hotel. Il Comune di Verona aiuti gli operatori economici colpiti dalla crisi come hanno fatto altri Comuni della Provincia, prevedendo la restituzione della Tari delle attività commerciali».
Giorgetti, fra l’altro, è stato promotore di un ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio regionale che impegnava la Giunta del Veneto a convocare le autorità d’ambito al fine di promuovere una riduzione delle tariffe sui rifiuti a favore delle imprese turistiche del Lago di Garda.