Parte venerdì 2 febbraio la rassegna al femminile, T-Donna, promossa dal direttore artistico di “Modus”, Andrea Castelletti. Ad aprire la rassegna il monologo ispirato al saggio La società della stanchezza del filosofo sudcoreano Byung-Chul Han.
Isabel Green non è solo un’attrice, vincitrice di un Premio Oscar, ma è anche una donna, con le sue fragilità e insicurezze. Un esempio perfetto di femminilità, forte e debole allo stesso tempo, che aprirà la rassegna T-Donna, un ciclo di spettacoli e incontri dedicati all’universo femminile.
Isabel Green, targato Teatro Atir, si configura come un monologo ispirato al saggio La società della stanchezza di Byung-Chul Han, filosofo sudcoreano, e interpretato da Maria Pilar Pérez Aspa. Lo spettacolo, che si terrà allo Spazio Cultura Modus in data unica venerdì 2 febbraio alle 21.15, è scritto da Emanuele Aldrovandi e diretto da Serena Sinigaglia.
L’evento inaugura ufficialmente la rassegna al femminile promossa dal direttore artistico di Modus, Andrea Castelletti in co-organizzazione con l’Assessorato alla Cultura e Pari Opportunità del Comune di Verona, con il coinvolgimento dell’Associazione Giuriste Veronesi – VE.G.A. e in coordinamento con la manifestazione Ottomarzo. Femminile, Plurale 2018.
Il programma:
– Il 9 febbraio sarà il turno di un altro monologo L’Amore impaziente interpretato dalla attrice e volto noto della tv Daniela Poggi che affronta il rapporto di una donna con Dio, espressione dell’amore per l’uomo.
– Il 16 e il 17 febbraio andrà in scena Marta Cuscunà con La semplicità ingannata, liberamente ispirato alle opere letterarie di Arcangela Tarabotti e alla vicenda delle clarisse di Udine.
– Michela Mocchiutti proporrà il 23 febbraio lo spettacolo surreale e grottesco Marzia su Roma, una riflessione sul ruolo della politica nel mondo contemporaneo.
– In occasione della festa della donna, l’8 marzo Giuliana Musso porterà in scena al Teatro Camploy, lo spettacolo clou Sexmachine: un monologo per più voci, in particolare quelle di sei personaggi che, visti in sequenza, formano un quadro di contemporanea umanità, complessa, multiforme, ridicola e sincera.
– Il 16 marzo con Bye Bye Barbablu di Lucia Schierano si affronterà una rilettura critica in chiave psicoanalitica della celebre fiaba, per riflettere sul tema della violenza sulle donne.
– Il mese di marzo si conclude con due nuovi appuntamenti: Virginia va alla guerra, il 23 marzo, con Norina Benedetti, che racconta della Grande Guerra vissuta da una ragazzina e dalla sua gallina attraverso il territorio friulano e italiano e Alma e le altre, il 30 marzo di Eadem produzioni, per la regia di Marco Brogi, dedicato alla condizione delle compositrici a cavallo tra Ottocento e Novecento.
– Conclude la rassegna Guilty (Colpevoli) di Roots Compagnia Teatrale, scritto e diretto da Consuelo Trematore dedicato a quattro figure femminili che nei secoli e nell’attualità hanno saputo imporre la propria emancipazione, subendone coraggiosamente le conseguenze. Lo spettacolo verrà proposto eccezionalmente in tre serate: mercoledì 4, giovedì 5 e venerdì 6 aprile.
In concomitanza degli spettacoli, dal 13 febbraio al 10 aprile, è previsto un ciclo di cinque conferenze pomeridiane a ingresso gratuito, organizzate in collaborazione con il Comune di Verona e con l’Associazione Giuriste Veronesi (VE.G.A.). Gli incontri saranno occasione per affrontare alcuni importanti temi di attualità come la violenza sulle donne e le disparità di genere.
Per informazioni sugli eventi e prenotazioni: www.modusverona.it