Fucina Machiavelli, i madrigali di Monteverdi nella Città del Rumore Bianco

Domenica 24 marzo si terrà l’appuntamento conclusivo delle Partiture Parlanti per WhiteNoiseCity, le lezioni concerto promosse dall’associazione culturale Fucina Machiavelli per la diffusione della musica contemporanea. Protagoniste dell’evento i madrigali del compositore del XVI secolo Claudio Monteverdi, eseguiti da un ensemble di tiorbe, liuto e chitarra barocca che accompagnano i soprani Sara Ricci e Cinzia Prampolini.

L’ispirazione della rassegna proviene dal romanzo distopico Farenheit 451 di Ray Bradbury, nel quale i libri, oggetto di censura e distruzione, vengono salvati grazie ad alcuni rivoluzionari che li imparano a memoria per poterli raccontare. Nel futuro raccontato dalla Fucina, ci troviamo in Whitenoisecity, la Città che ha sottratto i propri abitanti al pericolo della musica, circondandoli da un costante velo di rumore bianco. La musica è il più grave dei crimini, e tutti gli strumenti sono stati tarati per suonare a 45.1 khz, oltre la soglia dell’udibilità umana.

I musicisti che non hanno accettato questa imposizione vivono in semiclandestinità lungo la ferrovia abbandonata ai bordi della città. Ciascuno di loro ha scelto di diventare una musica per salvare la memoria di chi l’ha scritta, imparando tutto di essa e salvandola dall’oblio. In serate di luna nuova, al riparo dai frequenzimetri della polizia, gli uomini-musica, le Partiture Parlanti, si raccontano al pubblico prima di tornare a suonare, ad esistere, ad emozionare.

Le partiture quindi , raccontano se stesse e i loro autori, rivelando a noi e ai musicisti aspetti inediti e -perché no – sconcertanti verità, dando un senso nuovo all’opera d’arte che rischia di trasformarsi in monumento. L’intento è di guidare gli ascoltatori alla comprensione e quindi alla scoperta del repertorio musicale eseguito, risvegliando la curiosità di fronte all’opera d’arte.

Dopo Britten, Shostakovic, Schubert, è il turno dei madrigali del compositore cremonese Claudio Monteverdi, che traghettò il passaggio dalla musica rinascimentale alla musica barocca, innovando profondamente quella che oggi chiameremmo “forma canzone”, assieme a Gesualdo da Venosa.

L’Orchestra Machiavelli ha come cifra stilistica principale la contaminazione di linguaggio e l’abbattimento di barriere tra generi musicali. Il repertorio dell’Orchestra Machiavelli accosta i grandi compositori della classicità ad autori della musica contemporanea, jazz, folk e rock. La direzione artistica è tenuta da Pietro Battistoni, Rebecca Saggin e Stefano Soardo, fondatori di Fucina Culturale Machiavelli.