Rabeah Mashinchi: quando l’arte contemporanea incontra il Rock

Sabato 21 settembre FuoriArtegallery e Memoire presenteranno le opere dell'artista iraniana Rabeah Mashinchi al ritmo della musica Live dei “Rock in progress”.

Rabeah Mashinchi

Non sono nuove le proposte tra arte design e qualità dell’abitare alle quali ci hanno abituato Monica e Flavia di Memoire e Alessandra di FuoriArtegallery, ogni tanto ci propongono belle contaminazioni che educano sempre più alla bellezza, al buon gusto e a lasciare entrare nelle nostre case l’arte di giovani artisti contemporanei, facendoci diventare internazionali senza rinunciare alla nostra tradizione, caratteristiche dell’artista che esporrà da Sabato.

Rabeah Mashinchi è nata a Tehran nel 1974, ha frequentato il Liceo Artistico a Tehran e successivamente ha iniziato l’università di Arte ed Architettura (indirizzo Grafica Pubblicitaria) a Tehran nel 1992, nel 1995 lascia il suo paese e si trasferisce in Italia continuando la sua attività artistica nell’ambito della Grafica. Nel 2011 decide di riprendere gli studi e si scrive all’Accademia di Belle Arti di Verona.

Ed eccola qui. Il lavoro artistico di Rabeah Mashinchi è caratterizzato dall’astrazione e dalla gestualità di impulso, in sospeso tra novità e tradizione, l’artista opera servendosi di tutti gli strumenti che derivano dalla sua formazione eclettica che abbraccia diversi ambiti delle arti visive.

Strumenti appunto che bene si sposano con i colori della pittura astratta, evocando emozioni, teoria alla quale già ci ha introdotto Vassilly Kandinsky con “Il suono giallo”: “(…) i violini, i bassi gravi e particolarmente gli strumenti a fiato incarnarono allora per me tutta la forza di quell’ora di prima sera. Vidi nella mente tutti i miei colori, erano davanti ai miei occhi; linee tumultuose quasi folli si disegnavano davanti a me». E dalla sinfonia oggi passiamo alla “musica pittorica” rock di Rabeah Mashinchi alla quale fanno eco i colori musicali dei “Rock in progress”: le cromie dei colori sono spesso intense, a volte più leggere, il risultato appare come un ballo, come se una musica dirigesse i gesti dell’artista, in questo caso a ritmo di Rock.

Appunto negli spazi di Memoire, ale 19.30, in via Torrente Vecchio 77E.

Rabeah Mashinchi