Il settimo appuntamento dei “Racconti di viaggio 2016/2017”, una serie di serate dedicate a storie ed immagini di luoghi e civiltà diverse, sarà “Diversi da chi?” con Nives Volpato e Luciano Caleffi.
Mercoledì 5 aprile alle ore 21.00 sarà dedicato a Nives Volpato e Luciano Caleffi, che sostituiranno l’appuntamento con Sergio Vegetti, precedentemente annunciato, purtroppo annullato. Stimolati dai ragazzi accolti in una casa per persone con problemi mentali, gli autori hanno raccolto la sfida di raccontare le differenti eguaglianze incontrate nei loro viaggi. Immagini e riflessioni di tanti luoghi, raccolte e unite per temi talvolta poco ortodossi ma omogenei.
Quasi 10 anni fa da Venezia 77 malati psichiatrici raggiungono Pechino in treno, accompagnati da 130 tra operatori, psichiatri, familiari e volontari, come dimostrazione di un nuovo e possibile approccio al trattamento del disturbo mentale. Tra stazioni e spazi sconfinati, nella lunga traversata che tocca anche l’Ungheria, l’Ucraina, la Russia, la Mongolia, i passeggeri di questo treno unico al mondo imparano a conoscersi.
Sulla scorta di questa incredibile esperienza è stato chiesto agli autori di collaborare con altri all’interno di un luogo di cura per malati mentali, il CTRP Spazio Libero di Thiene, raccontando il mondo dei viaggi e della alterità. Dai pazienti del luogo di cura è emersa prepotente una domanda guardando le immagini degli autori: “Ma noi siamo diversi ma .. diversi da chi?”. A questa domanda così difficile gli autori propongono spunti di riflessione non di certo risposte.
Sono entrambi convinti che la conoscenza e l’interazione con l’altro sia l’unico metodo efficace per superare diffidenze e ostilità e originare rispetto reciproco.
Il loro intento è comunicare con le immagini scattate nei numerosissimi viaggi una sconfinata curiosità e ammirazione per le infinite manifestazioni della creatività umana ovunque rappresentata e del creatore chiunque esso sia.
Il prossimo appuntamento è previsto sempre per il 3 maggio con “Oman e gli Emirati Arabi” di Emanuele D’Amore.
Ingresso libero – consigliato parcheggio auto di Piazza Isolo