Alessandro Piperno rivela i segreti dell’opera di Proust

Alessandro Piperno al Festival della Bellezza 2019
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Il critico letterario sarà ospite venerdì 14 giugno a Verona all’interno del Festival della Bellezza con “Proust, l’animo messo a nudo”. Appuntamento alle 18.30 a Giardino Giusti.

Alessandro Piperno, tra i più acuti, ironici e originali critici letterari, sarà ospite venerdì 14 giugno alle ore 18.30 al Giardino Giusti di Verona. L’evento fa parte della VI edizione del Festival della Bellezza. Piperno presenta “Proust, l’animo messo a nudo”, i segreti del fascino di un’opera monumentale che osserva al microscopio il cuore umano. Il tempo rallentato e dilatato delle emozioni. Un’impareggiabile esplorazione dell’animo. L’apoteosi del grande intento baudelairiano.

Il Festival della Bellezza è ad oggi un unicum nel panorama culturale italiano, punto di riferimento per riflessioni sulla bellezza espressa nell’opera di straordinari artisti. Il Festival è dedicato quest’anno al tema “L’Anima e le Forme”. Un’indagine, dunque, nell’espressione artistica dello spirito nelle sue varie espressioni, la musica, la letteratura, la filosofia, la pittura, il teatro, il cinema. Il titolo fa riferimento all’omonimo testo di György Lukács sulle forme del rapporto tra uomo e assoluto. Promosso dal Comune di Verona, il Festival della Bellezza è organizzato dall’associazione Idem con la direzione artistica di Alcide Marchioro.

Alessandro Piperno

Editorialista del Corriere della Sera, è inoltre autore di romanzi tra i più brillanti della nostra epoca, che hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Premio Strega e il Prix du Meilleur livre étranger. Professore di letteratura francese, pubblica i saggi “Proust antiebreo” e “Il demone reazionario – Sulle tracce del Baudelaire di Sartre”. Nel 2005, a trentatré anni, l’esordio alla narrativa con il romanzo “Con le peggiori intenzioni”, caso letterario dell’anno con oltre duecentomila copie vendute in pochi mesi, vincitore del Premio Viareggio e del Premio Campiello opera prima, definito “una nuova comédie humaine, il romanzo borghese politicamente scorretto del nostro tempo”.

È del 2010 “Persecuzione”, prima parte del dittico “Il fuoco amico dei ricordi”; nel 2012 la seconda parte “Inseparabili”, vincitore del Premio Strega. Del 2013 è la raccolta di saggi “Pubblici infortuni”, su grandi protagonisti della storia letteraria e la loro consonanza alla nostra vita emotiva. Nel 2016 esce “Dove la storia finisce”, romanzo in cui torna a dar voce, con consueti humor e stile, “ai silenzi familiari, alle ipocrisie sociali, alle ambizioni ferite”. Nel 2017 pubblica “Il manifesto del libero lettore. Otto scrittori di cui non so fare a meno”, su grandi romanzieri affrontati “con amore, certo, ma senza alcun ossequio, con il piglio del guastafeste ansioso di svelare i segreti del prestigiatore”.