Sono aperte le iscrizioni alla 15a edizione del Premio Bindi di Santa Margherita Ligure (GE). Organizzato dall’Associazione Le Muse Novae, è sostenuto dal Comune di Santa Margherita Ligure e dalla Regione Liguria, sotto la direzione artistica di Zibba, è uno dei concorsi e festival più prestigiosi dedicati alla canzone d’autore e intitolato all’indimenticato cantautore genovese Umberto Bindi.
Dal 5 al 7 luglio il festival ospiterà incontri, presentazioni, live, showcase e una serata tributo al grande quanto sfortunato musicista. La giornata di sabato 6 sarà dedicata invece al concorso e riservata a singoli o band che compongano canzoni proprie. Non ci sono preclusioni per il tipo di proposte artistiche, da quelle stilisticamente più tradizionali a quelle più innovative. Fra tutti gli iscritti, una commissione selezionerà dieci artisti che si esibiranno nella finale di fronte ad una prestigiosa giuria composta da musicisti, giornalisti e addetti ai lavori.
La caratteristica del Premio Bindi è quella di premiare non tanto una singola canzone ma l’artista nel suo complesso, dal momento che tutti i finalisti avranno modo di eseguire ben quattro canzoni, tre proprie e una cover di Umberto Bindi.
Il 1° classificato riceverà una targa di riconoscimento e una borsa di studio di 1000 euro. Ma sono previsti molti altri premi in palio, come la “Targa Giorgio Calabrese” al miglior autore, assegnata in collaborazione con Warner Chappell Music Italiana, la Targa “Migliore canzone” scelta in base ai canoni radiofonici in collaborazione con l’etichetta “Platonica”, la “Targa Beppe Quirici” al miglior arrangiamento e composizione musicale. Altre premi potranno aggiungersi nelle prossime settimane.
Umberto Bindi fu uno dei maggiori esponenti della “scuola genovese” insieme a Bruno Lauzi, Gino Paolo, Fabrizio De Andrè e Luigi Tenco, rinnovando profondamente la scena musicale italiana con arrangiamenti sontuosi e melodie raffinate – in un’intervista a Repubblica Morgan parlò del musicista definendolo”il migliore di tutti anche se nessuno ne parla mai “. Al talento non seguì altrettanta fortuna, tanto che nel 2002 Gino Paoli lanciò un appello in favore del musicista per fargli ottenere i benefici della Legge Bacchelli a sostegno degli artisti indigenti.